Ortocheratologia
notturna
Usare
lenti a contatto durante il sonno per vedere bene
ad occhio nudo durante il giorno è ormai una realtà
grazie alle nuove lenti a contatto per ortocheratologia
notturna.
Domande frequenti
Che cos'è l'ortocheratologia?
E' una tecnica
che - mediante l'uso di speciali lenti a contatto
- consente di modellare la cornea secondo le esigenze
di correzione visiva.
In pratica la lente lascia la sua impronta consentendo
una visione ottimale anche quando si tolgono le
lenti; interrompendone l'uso la cornea torna alla
sua forma originaria.
L'ortocheratologia viene praticata fin dagli anni
cinquanta ma solo con le recenti geometrie costruttive
e i nuovi materiali estremamente permeabili all'ossigeno,
consente di ottenere risultati sicuri, sorprendentemente
veloci e - soprattutto - di usare le lenti durante
la notte per avere una visione ottimale di giorno
(1).
Per una
breve storia della ortocheratologia clicca qui
Quali difetti visivi si possono correggere?
L' ortocheratologia
si può tranquillamente utilizzare nelle miopie fino
a 5 diottrie e negli astigmatismi fino a 1,50.
Si possono anche correggere difetti superiori: il
risultato dipenderà da una serie di fattori come
la forma della cornea e la sua durezza, le palpebre,
il tipo di percezione visiva ecc.
Le miopie fino a 5 diottrie si trattano molto bene
e con risultati veloci e soddisfacenti.
Quanto dura il miglioramento?
Il periodo di
visione nitida varia - a seconda della miopia -
dalle 16 alle 48 ore; più che sufficiente per trascorrere
una intera giornata di visione limpida.
I meno miopi potranno indossare le lenti una notte
si e una no o - addirittura - 1-2 volte alla settimana.
Un ragazzo trattato che ha una miopia di 1,50 usa
le sue lenti solo per circa 3 ore alla sera davanti
alla TV nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì.
E se mentre guido ho un improvvisa regressione del
risultato?
Questa eventualità
semplicemente non può verificarsi. Se si interrompe
l'uso delle lenti il processo di regressione è lento
e impiega un periodo sempre maggiore man mano che
trascorrono le settimane.
Sono sicure?
Alcuni ricercatori
hanno studiato e provato la sicurezza della ortocheratologia
(2)(3)(5)(6)(7)(8).
Vediamo come funzionano le lenti e quali sono gli
spessori in gioco.
Le lenti per ortocheratologia rendono più piatto
il profilo della cornea.
I calcoli teorici confermati dalle ricerche (4)
dimostrano che l'appiattimento è di circa 6 micron
(6 millesimi di millimetro) per diottria di correzione.
Quindi se - per esempio - la miopia da correggere
è di 3 diottrie l'appiattimento atteso sarà di circa
18 micron.
Lo spessore della intera cornea è di circa 550 micron
(poco più di mezzo millimetro), mentre quello dell'
epitelio ammonta a circa 50 micron.
Nel caso di una miopia di 3 diottrie lo spessore
corneale interessato sarà quindi di circa il 3%
(18 micron su 550) e riguarderà, presumibilmente,
soltanto l'epitelio.
Da queste osservazioni si può affermare che un trattamento
ortocheratologico produce una redistribuzione del
tessuto corneale più che una modifica globale della
curvatura della cornea (4).
Dai dati clinici, tecnici e analizzando le ricerche,
si può ragionevolmente affermare che usare lenti
per ortocheratologia notturna non è più rischioso
dell'uso di lenti a contatto Rigide Gas Permeabili
di tipo tradizionale.
Inoltre, dato che il processo è reversibile, in
caso di insoddisfazione si può interrompere il trattamento
e tornare agli occhiali o a lenti a contatto tradizionali.
L'ortocheratologia ha avuto anche l'approvazione
dalla americana FDA (Food and Drug Administration
che vigila su medicinali e apparecchi medicali).
|
|
Epitelio corneale
prima e dopo il trattamento: si nota una redistribuzione
delle cellule.
In pratica – volendo fare un colorito
paragone - la lente lascia la sua impronta sull’epitelio
corneale (la pelle trasparente della cornea)
come l’elastico del calzino lascia la
propria impronta sulla pelle della gamba. |
Quali
sono le controindicazioni all'uso?
Le stesse che sconsigliano di applicare
lenti a contatto tradizionali o usa e getta: cheratiti,
congiuntiviti e altre malattie dell'occhio o sistemiche.
Una visita oculistica preliminare accerterà l'assenza
di controindicazioni ma, se si possono usare lenti
a contatto, si possono tranquillamente adottare
lenti a contatto ortocheratologiche.
Nel corso del tempo non potrebbe essere dannoso
questo appiattire e disappiattire la cornea?
La cornea non
subisce un processo di appiattimento e disappiattimento
ma, una volta rimodellata, mantiene la sua nuova
forma con l'uso delle cosiddette lenti "di
mantenimento".
E
se la mia miopia sta peggiorando?
Sono
ancora più consigliabili perché rallentano la progressione
della miopia: esiste una serie di ricerche scientifiche
che dimostra come l'uso di queste lenti a contatto
sia efficace nel contenere
la progressione della miopia .Queste ricerche
sono state condotte con criteri rigorosi da ricercatori
autorevoli e pubblicate da importanti riviste scientifiche
del settore(9)(10)(11)(12)(13).
Leggi
i riassunti in Italiano delle principali ricerche.
Durante la notte mi daranno fastidio?
Sono sorprendentemente
tollerabili: ad occhi chiusi la lente é poco mobile
sulle cornee e di conseguenza non viene avvertita
quasi per niente; in più, durante il sonno, ci si
dimentica di indossarle.
Gli occhi respirano?
Grazie alla
loro elevatissima permeabilità all'ossigeno queste
lenti garantiscono una adeguata respirazione oculare:
i materiali che vengono utilizzati consentirebbero
un uso continuo delle lenti a contatto (un mese
senza mai toglierle); un uso limitato alla sola
notte garantisce, perciò, una ossigenazione corneale
più che sufficiente.
In quanto tempo si vedono i risultati?
Dopo la prima
ora di uso si nota già un miglioramento apprezzabile.
Durante la prima seduta di prova si valuta l'acuità
visiva senza correzione (cioè quale riga della tabella
ottotipica si riesce a leggere ad occhio nudo),
poi si applicano le lenti e, dopo circa 1 ora, si
tolgono e si ripete la prova. Questo è un momento
molto divertente e gratificante sia per il professionista
che per l'interessato perchè la capacità di lettura
migliora anche in maniera rilevante.
Nei casi di miopie fino a 3 diottrie già dopo 3
o 4 giorni si è in grado di trascorrere quasi l'intera
giornata senza occhiali; in questo periodo il paziente
può usare degli occhiali sottocorretti in alcuni
momenti della giornata come, per esempio, durante
la guida. La visione migliora giorno dopo giorno
e, per avere un risultato definitivo occorre, a
seconda dei casi, da 20 giorni ad 1 mese.
Alla fine del trattamento il soggetto non avrà più
bisogno di usare una correzione ma dovrà continuare
ad usare le lenti a contatto durante la notte per
mantere il risultato.
I miopi che hanno un difetto maggiore dovranno usare
le lenti tutte le notti, i meno miopi potranno usarle
una notte si e una no o, addirittura, due volte
alla settimana.
Si può arrivare ad un punto in cui la miopia viene
corretta definitivamente?
No, occorrerà
usare sempre lenti a contatto per mantenere il risultato
poichè il trattamento è reversibile. Se si interrompe
l'uso delle lenti per ortocheratologia pian piano,
in un lasso di tempo di alcuni giorni, le cornee
tornano alla loro forma originaria e la miopia,
non essendo più corretta, torna a far sentire i
suoi effetti.
E
se la sera vado a dormire tardi e per poche ore?
Dopo qualche
settimana, quando si è conseguito un risultato stabile
e si è arrivati - per così dire - a regime, bastano
poche ore di uso per mantenere il risultato ottenuto.
Perchè dovrei scegliere questo sistema invece della
chirurgia refrattiva che mi dà un risultato definitivo?
Le due tecniche
non sono in contrapposizione, ma complementari.
L'ortocheratologia notturna costituisce un nuovo
strumento di correzione che va ad aggiungersi agli
occhiali, alle lenti a contatto tradizionali e all'intervento
di chirurgia refrattiva.
E' difficile convicere un miope che ha deciso di
operarsi a ricorrere alla ortocheratologia notturna.
Presumibilmente chi decide di sottoporsi all'intervento
ha fatto una scelta radicale e ha il desiderio di
liberarsi definitivamente degli occhiali e/o delle
lenti a contatto: l'uso delle lentine, anche se
limitato alla sola notte, non lo convincerà.
Non tutti, però, hanno il desiderio di operarsi:
alcuni sono spaventati dall'idea, altri hanno paura
degli effetti collaterali altri ancora sono indecisi.
Inoltre i bambini e gli adolescenti - che non possono
essere operati a causa dell'evoluzione del loro
difetto visivo - sono i soggetti più indicati ad
intraprendere un trattamento ortocheratologico proprio
per contenere gli eventuali peggioramenti in atto.
L'ortocheratologia notturna - poi - è una tecnica
reversibile: se non si è soddisfatti del risultato
si può interrompere l'uso delle lenti e tornare
alle condizioni precedenti il trattamento. Con la
chirurgia refrattiva questo non è possibile.
E se mi capitasse di doverle usare di giorno?
Niente di male,
si possono usare come delle normali lenti a contatto
correttive. Con le lenti a contatto per ortocheratologia
notturna si ha una visione limpida e chiara come
con delle normali lenti a contatto correttive.
Perchè non ne ho mai sentito parlare?
Queste lenti
non sono ancora molto diffuse in Italia ma sono
piuttosto conosciute negli Stati Uniti e si stanno
diffondendo in tutto il mondo Cina e Giappone compresi.
Si è recentemente tenuta a Chicago la Terza Edizione
Del Congresso Mondiale di Ortocheratologia a dimostrazione
del fatto che questa tecnica sta interessando un
numero sempre maggiore di professionisti.
Anche in Italia sono usciti articoli su alcune riviste
(Panorama, Corriere della Sera, Repubblica, Sanissimi).
Abbiamo anche una Associazione Italiana di Ortocheratologia
(AIOK)
che promuove questa tecnica.
Dopo
quanto devono essere sostituite?
La vita media
di queste particolari lenti a contatto oscilla intorno
ad un anno. La durata varia a seconda del materiale
utilizzato per la loro costruzione, in base a quanto
le si usano, a come vengono pulite e - soprattutto
- a seconda di quanto gli occhi le sporcano.
Le sostituzioni annuali costano meno della metà
del prezzo iniziale perché si può accedere ad accordi
con il produttore che le fornisce con le formule
di sostituzione agevolata e perché non necessitano
del lavoro di preparazione ed adattamento indispensabile
all'inizio.
A chi posso rivolgermi?
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oppure telefona direttamente al Dott. Mugnai:
per
un appunatamento a Livorno al numero 0586/897725
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tuo oculista di fiducia, chiedigli di visitare questo
sito e di telefonarmi.
Bibliografia
(1)
Nichols,
Marsich, Nguyen, Barr, Bullimore: "Overnight
orthokeratology", Optom. Vis. Sci., 77(5),
May 2000: 252-9.
(2) Grant:
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for a disabling problem", Surv. Ophthalmol.,
24(5), Mar.-Apr. 1980: 291-7.
(3) Polse,
Brand, Keener, Schwalbe, Vastine: " The Berkeley
Orthokeratology Study, part III: safety", Am.
J. Optom. Physiol. Opt., 60(4), Apr.1983: 321-8.
(4)
Swarbrick,
Wong, O'Leary: "Corneal response to orthokeratology",
Optom. Vis. Sci., 75(11), Nov. 1998:791-9.
(5)
Hiraoka et al.: "Influence of Overnight Orthokeratology
on Corneal Endothelium", Cornea, 2004. 23(8): p.
S82-S86.
(6)
Matsubara et al.: "Histologic and Histochemical
Changes in Rabbit Cornea Produced by an Orthokeratology
Lens", Eye Contact Lens, 2004. 30(4): p. 198-204.
(7)
Stuebiger: "The Effects of Overnight Orthokeratology
Lens Wear", Invest. Ophthalmol. Vis. Sci., 2005
46(5): p.2054.
(8) Mita:
"Histological Change of Cornea by Using Orthokeratology
Lens", Invest. Ophthalmol. Vis. Sci., 2002. 43 (12):
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(9) Reim,
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Control", Contact Lens Spectrum. Marzo 2003.
(10) Shum, Fen: "Control
of Miopia by Using Overnight Orthokeratology". Poster
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(11)
Cheung, Cho, Fan: "Asymmetrical Increase in Axial
Length in the Two Eyes of a Monocular Orthokeratology
Patient". Optometry & Vision Science. Settembre
2004.
(12)
Cho, Cheung, Edwards: "The Longitudinal Orthokeratology
Research in Children (LORIC) in Hong Kong: A Pilot
Study on Refractive Changes in Myopic Control".
Current Eye Research" 2005 (30:71-80)
(13)
Chow : "Studio sul controllo della progressione
miopica". Lavoro vincitore della sessione poster
al Terzo Congresso Mondiale di Ortocheratologia
tenuto a Chicago nel 2005.
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